lunedì 6 marzo 2017

By the sea

Ci sono giorni in cui ho bisogno di solitudine e pace. Il posto migliore è la natura.
Quindi, nonostante avessi un sacco di roba da fare mi sono portata tutto in macchina e ho lavorato davanti al mare...
Era una giornata nuvolosa, con un po' di vento ma non particolarmente fredda.
Il mare era parecchio agitato ma su quel tratto di costa (ovest) è sempre abbastanza mosso.
A wild lonely afternoon

Pistis





domenica 19 giugno 2016

Trekking al Canyon Gorropu

A fine maggio, nella prima vera giornata di caldo di questa strana stagione, ho fatto con alcuni amici  il mitico trekking per raggiungere il canyon di Gorropu, situato nelle montagne del Gennargentu, tra le campagne di Oliena, Dorgali e Urzulei.
Non lontano da Tiscali in linea d'aria (ma lontanissimo se fatto a piedi nei sentieri del trekking), Gorropu è un canyon naturale di circa 1 km.
E' stato abbastanza faticoso, soprattutto la risalita. Il percorso è di circa 5 km sola andata ma con 650 metri di dislivello, che dopo pranzo nel percorso di rientro si sono fatti sentire.
Alcune foto (grazie a Giovanni).
Enjoy!














venerdì 20 maggio 2016

Pane fatto in casa

Si, lo so, sono una schiappa irrecuperabile in cucina. Infatti non oserò dire che questo l'ho fatto io da sola.
Ho lavorato, con mia zia e una cara amica, 1 kg di farina per fare su coccoi, o scèti, la pasta dura.
Questo il risultato, di cui vado orgogliosissima:





mercoledì 27 aprile 2016

Colonia felina di Su Pallosu

Sono 60 i gatti ospitati da Andrea e Irina nella loro casa con giardino nei pressi della spiaggia di Su Pallosu, nel Comune di San Vero Milis (Or). Una vera e propria invasione di gatti, pelosa, morbida e multicolore. 

I gatti sono tutti microchippati, ognuno ha il suo nome. Alcuni sono liberi, altri (quelli che sono ancora non abituati alla vita all'esterno e quindi soggetti ad essere investiti) rinchiusi, ma comunque con un grande spazio a disposizione, altri ancora all'interno perché più delicati. 
Ecco alcune foto. Questi sono del rifugio chiuso:




Questa prende il sole:

Qui, siamo scesi in spiaggia, e loro ci hanno seguito:
 Sotto il fico d'India

Lello, ci raggiunge





All'ombra:



 Guardando il mare



E infine, la presa di possesso del mio zainetto con l'attrezzatura fotografica. Ancora un po' e ci entrava dentro! 










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giovedì 26 novembre 2015

Tessitura

La fine dell'estate ha portato con se la disoccupazione (ahimè!), e ne ho approfittato per imparare una cosa nuova. Al mio paese hanno organizzato un corso di tessitura tradizionale (sarda) e vi ho aderito con interesse ed entusiasmo.
A me, che nei lavori manuali sono abbastanza schiappa, capire come funziona il telaio è sembrata un'impresa! In effetti non si tratta di un lavoro semplice, anzi di una complicata e lunga sequenza di operazioni, ecco il perché di tanta bellezza nei lavori che escono dal telaio.
Il comune ha potuto fornire un solo telaio verticale (questo della foto, per capirci):


(foto fatta al Museo del Rame e della Tessitura di Isili)

quindi per praticità e anche per averne uno a testa, noi allieve abbiamo lavorato sui nostri telaietti di legno per effettuare un lavoro di tessitura piana.
Dopo aver realizzato con cotone bianco l'ordito (i fili verticali), abbiamo iniziato a intrecciare la lana: Io ho usato lana di pecora sarda, bella ispida!







Il mio progetto iniziale si è rivelato abbastanza ambizioso perchè, invece di fare righe o disegni geometrici, ho scelto un soggetto particolare, una capretta!


E' un po' storta in verità, ma è il mio primo tentativo, vado perdonata.

In contemporanea abbiamo anche allestito il telaio antico del comune, a partire dall'ordito, che abbiamo fatto creando l' "otto" con l'aiuto di alcuni supporti di legno sul muro:




poi raccolto i fili in una treccia




E infine sciolto la treccia per sistemare i fili sul telaio:









Passo successivo, allicciare, ossia far passare i fili di ordito nei licci (che sono questi cosi qui sotto fatti di canna e fili di cotone), secondo un ordine preciso.





Il telaio è stato allicciato "a pe' obrache" letteralmente "a piede d'orbace", ossia nel modo in cui si lavorava l'orbace. Il risultato del lavoro è stato un pezzetto di bisaccia, e un po' di pibionis, fatto da tutte noi allieve, imperfetto ma bellissimo :)



A breve news del mio nuovo progetto di tessitura piana...